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  • Immagine del redattoreRising Khan Team

Mongol Rally: quale percorso scegliere?

Ormai sono una quindicina d'anni che il Mongol Rally ha luogo. Nel corso degli anni i team si sono sbizzarriti nella ricerca del percorso più folle e rocambolesco. Nessuna direttiva degli organizzatori impone una via piuttosto che un'altra, come scegliere quindi il percorso?



Le uniche cose certe che sentirete mai pronunciare dagli organizzatori sono il punto di partenza e quello di arrivo, il resto è un'incognita. Da qualche anno ormai, il punto di partenza è stato spostato da Londra alla ridente Praga mentre quello di arrivo da Ulan Bator, Mongolia, a Ulan Ude, Russia.

Dal punto A al punto J (guardando la mappa) ogni team è completamente abbandonato al proprio destino. Non c'è assistenza tecnica, medica o stradale. Questo è il bello, no?



Il percorso

“Anche un viaggio di mille miglia inizia con un singolo passo. Lao Tzu

Nel nostro caso il primo passo, dopo l'iscrizione, è stato quello di scegliere a grandi linee quale sarebbe stato il nostro percorso. Non abbiamo avuto esitazione e abbiamo subito scelto. Facciamo però un passo indietro e vediamo quali sono le alternative. Fondamentalmente i percorsi scelti dai team nel corso degli anni possono essere suddivisi in tre macro categorie: Nord, Centro e Sud. Vediamoli un po' più nel dettaglio:


NORD: Il percorso Nord è quello più veloce e più semplice, se così si può dire. Se si ha a disposizione poco tempo è sicuramente la scelta migliore. Andando di buona lena in una ventina di giorni si arriva a Ulan Ude. Una volta lasciata Praga si segue una linea retta fino in Siberia, passando per Repubblica Ceca, Slovacchia, Polonia, Ucraina, Russia, Kazakistan, Mongolia, Russia.


CENTRO: Forse è il percorso più scelto perché rappresenta un buon compromesso tra Paesi da vedere e tempo di percorrenza. Questo itinerario prevede, una volta lasciata la Republica Ceca, di dirigersi verso sud passando per Slovacchia, Ungheria, Romania, Mar Nero, Georgia, Armenia, Azerbaijan, Mar Caspio, Kazakistan, Uzbekistan, Kirghizistan, ancora Kazakistan, Russia, Mongolia, Russia. Sicuramente più interessante del percorso nord ma con margini di miglioramento. Consente di venire in contatto con un mondo completamente diverso a quello cui siamo abituati ma senza immergersi completamente. Detto in parole povere, è un po' come fare 30 senza fare 31...


SUD: Questo è sicuramente il percorso più incredibile e all'insegna dell'avventura. Si parla di seguire parte della antica e rinomata Via della Seta. La sola andata passa per quasi una ventina di Stati per una lunghezza totale di quasi 15000 km. Fino alla Romania il percorso è uguale a quello del CENTRO, dopo aver lasciato le rive del mare a Costanza, ci si dirige a sud alla volta della Bulgaria per poi far rotta verso est una volta in Turchia, dove la vera avventura inizia. Una volta lasciata la Turchia il percorso è il seguente: Georgia, Azerbaijan, Iran. Turkmenistan, Uzbekistan, Tagikistan, Kirghizistan, Kazakistan, Russia, Mongolia, Russia! Viene da tutti identificato come il percorso più complesso ma anche il migliore dal punto di vista delle soddisfazioni. Alcuni dei principali punti di interesse sono: Iran, Porta dell'Inferno in Turkmenistan, Pamir Highway e deserto del Gobi! Bisogna mettere in conto almeno un mese per l'andata e un paio di settimane, ma anche meno se si corre, per il ritorno.


Questi sono i macro percorsi, a seconda del tempo, della passione e della follia di cui si dispone si fa la propria scelta. Se, qualche anno fa, avessi comunicato a mia nonna il viaggio che avevo intenzione di intraprendere penso che sarebbe svenuta. In realtà non serviva molto per farla preoccupare. Bastava solo dirle che sarei andato oltre Gambolò perché mi mettesse in guardia sui pericoli della guerra. Tranquilla nonna, sono sicuro che quasi tutte le zone che attraverseremo siano state sminate... Detto questo, penso che non serva dirti esplicitamente quale dei tre percorsi abbiamo scelto, giusto?

Con il percorso sommariamente definito, il prossimo passo sarà quello di fare una ricerca più approfondita per andare alla ricerca di tutte le cose più strane che questa impresa ha da offrirci. Se hai sentito dire da un amico che in Uzbekistan si gioca a mosca cieca sui campi minati o che in Iran ci si spacca bottiglie di birra analcolica sulla testa, non esitare a farcelo sapere! Quindi, ricapitolando, passeremo per la Via della Seta, con una vecchia macchina scassata (di cui presto avrete notizie) e con tante cattive intenzioni, cosa può andare storto?


P.S Ah, non vogliamo farci mancare proprio niente. All'andata faremo rotta verso sud. Al ritorno, invece di spedire indietro la macchina e tornare in aereo come avrebbe fatto un team di persone normali, abbiamo deciso di percorrere la strada a nord. Seguiremo la transiberiana fino a Mosca, poi tappa veloce a San Pietroburgo e infine rotta verso la nostra amata Italia.

Luca e Claudio,

Rising Khan Team

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